Normative scolastiche serramenti: quali sono e come applicarle?

Il Decreto legislativo 81/08 riguarda e tutela la messa a norma di vetrate e superfici trasparenti in modo da garantire protezione da fonti di luce e di calore soprattutto all’interno di un edificio scolastico e in generale in qualsiasi ambiente lavorativo.

Gli apparati vetrati presenti all’interno di questi ambienti di lavoro devono perciò soddisfare alcune necessita imposte nel decreto legislativo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Vediamole Insieme:

  • Antiscasso;
  • Rottura controllata del vetro;
  • Controllo e regolazione dell’eccessiva radiazione solare;
  • Protezione da alte temperature dovute all’effetto serra che il sole esercita nei nostri ambienti attraverso i serramenti;
  • Controllo e Regolazione di una corretta illuminazione, evitando riflessione e l’abbagliamento.

Entrando però nello specifico nelle normative che regolano la messa in sicurezza dei vetri troviamo la UNI 7697:2014. Questa normativa è stata creata per definire i criteri di scelta delle vetrate in ambito edile, a seconda del luogo in cui bisogna installare il serramento e del rischio di rottura che potrebbe avere in qual determinato luogo in cui è stato posizionato.

All’interno della UNI 7697 sono previsti dei livelli minimi prestazionali stabiliti a seconda dell’entità del rischio che un determinato vetro all’interno di una scuola può avere.

Vediamo insieme questi criteri:

  • Per i serramenti esterni vetrati e le vetrate in facciate continue, strutturali e a fissaggio puntuale: Classe prestazionale 1B1 secondo UNI EN 12600 (Anticaduta) sotto i 100 cm; 2B2 (Anti-ferita) secondo UNI EN 12600 se sopra i 100 cm e 3B3 secondo UNI EN 12600 (Anticaduta) sotto i 190 cm, vetri sporgenti esterni.
  • Per vetrate interne: Classe prestazionale 2B2 (Anti-ferita) secondo UNI EN 12600 per tutti i vetri indipendentemente dall’altezza da terra.

Adeguamento dei vetri nelle scuole attraverso l’applicazione di pellicole di sicurezza

Ad oggi le normative vigenti sono state adeguate a quelli che sono i prodotti e le nuove tecnologie emergenti sul mercato.

Per mettere a norma una vecchia vetrata adesso non è più necessario dover sostituire l’intero serramento con uno nuovo.

I vecchi vetri camera o semplici (float) non antisfondamento possono essere quindi adeguati alle normative vigenti sulla sicurezza dei vetri, attraverso specifiche pellicole di sicurezza che rendono il vetro sicuro, resistente e a norma rispettando i criteri che abbiamo elencato poco fa.

Messa in sicurezza serramenti – prescrizioni normative

Gli apparati vetrati sono attualmente la fonte di maggior rischio all’interno degli ambienti abitativi e lavorativi. In caso di rottura un vetro è causa di numerosi rischi dovuti a eventuali schegge o lastre che si staccano durante lo shock. Inoltre, rappresentano un facile varco per eventuali intrusioni o scassi.

Il testo unico sulla sicurezza Dlgs 81/08 (ex DL 626/94) fissa i limiti minimi di sicurezza negli ambienti di lavoro e stabilisce nel dettaglio che la sicurezza delle superfici in vetro nei luoghi di lavoro (pubblici e privati) è obbligatoria per Legge.

Inoltre lart. 1.3.6 impone che: “Le pareti trasparenti o traslucide, in particolare le pareti completamente vetrate, nei locali o nelle vicinanze dei posti di lavoro e delle vie di circolazione, devono essere chiaramente segnalate e costituite da materiali di sicurezza, fino all’altezza di un metro dal pavimento, ovvero essere separate dai posti di lavoro a dalle vie di circolazione succitati, in modo tale che i lavoratori non possano entrare in contatto con le pareti, ne rimanere feriti qualora esse vadano in frantumi.

All’interno degli edifici scolastici le vetrate devono essere messe in sicurezza per garantire la l’incolumità di studenti e lavoratori.

La Circolare Ministeriale n. 119 – Prot. n. D11/1646 del 29 aprile 1999 contiene le disposizioni attuative del Regolamento concernente l’applicazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro nelle istituzioni scolastiche ed educative, adottato con D.M. 29 settembre 1998, n. 382 (G.U. 4 novembre 1998), e sancisce l’obbligo di adeguare le scuole alle relative prescrizioni europee.

La Circolare Ministeriale n.119 invece, attesta che per le istituzioni scolastiche ed educative l’identificazione dei dirigenti scolastici con “datori di lavoro”. Direttori, Presidi e Rettori, fanno capo i compiti e le responsabilità previste dalle normative. Di conseguenza non solo insegnanti, professori, assistenti, bidelli, ausiliari ed il personale tutto, ma anche gli studenti sono equiparati a lavoratori.

Questo perché fondamentalmente fanno uso di macchine, apparecchi, strumenti di lavoro (apparecchiature tecniche, videoterminali, attrezzi di palestre, etc.), frequentano i laboratori e possono essere esposti ad agenti chimici, fisici e biologici.

Diagnostica sullo status dei vetri

L’indagine diagnostica è utilizzata nel momento in cui ci si vuole accertare di quelle che sono le reali condizioni e caratteristiche delle vetrature degli infissi sia interni che esterni.

Per effettuare una corretta diagnosi dello stato del vetro, bisogna rivolgersi ad uno specialista che attraverso apposite strumentazioni e tecniche è in grado di verificare lo status dei vetri.

Attraverso i risultati degli accertamenti eseguiti sarà possibile capire quali infissi non sono a norma presentando comunissimi vetri camera (float) non antisfondamento.

Interventi proposti alla risoluzione della messa a norma

Per far fronte alle problematiche riscontrate durante l’analisi delle condizioni dei serramenti senza sostituirlo si applicheranno le speciali pellicole per il rinforzo delle vetrate che saranno messe in opera da personale specializzato e autorizzato.

L’intervento riguarderà tutti i serramenti privi di vetri stratificati di sicurezza e quindi non conformi alle normative, o privi di certificazione valida.

Questa pratica è stata resa possibile attraverso l’approvazione della norma EN12600 che recita: “una pellicola di sicurezza installata su vetro singolo, vetrocamera, vetro temperato, vetro retinato, che superi gli standard previsti, rende tali vetri di sicurezza e anti-scheggia.”

Alcune pellicole per vetri di sicurezza hanno una composizione tale da ottenere requisiti di sicurezza che vanno bel oltre il campo dell’antinfortunistica; come ad esempio le pellicole antieffrazione o antiproiettile.

Questa tipologia di intervento oltre che proteggere il vetro e le persone che sostano vicino a questi apparati risulta essere il modo più veloce ed economico rispetto alla sostituzione del vetro esistente con uno stratificato. Questo perché solitamente oltre al costo del vetro stratificato si aggiunge anche la sostituzione del serramento dove è poggiato il vetro.

Attraverso il montaggio di queste pellicole di sicurezza perciò non sarà necessario interrompere le attività operative che si svolgono solitamente nei plessi scolastici. Poiché l’intervento di risoluzione viene fatto in giornata attraverso il montaggio di queste pellicole di sicurezza.

Tali pellicole di sicurezza possono anche risolvere problemi di surriscaldamento degli ambienti o eccessivo irraggiamento, agevolando cosi le condizioni di lavoro qual ora non fossero ottimali.

L’installazione è una fase importantissima e deve essere fatta da tecnici certificati che garantiscano al committente che la pellicola ha le prestazioni certificate dal fornitore e che quindi e conforme alle normative europee.

Questo è l’iter da seguire per quanto riguarda la messa in sicurezza dei vetri nei luoghi di lavoro, per qualsiasi dubbio, segnalazione, curiosità o consulenza scriveteci su [email protected] oppure chiama il numero +39 0832 792641.

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